Nozze
e ricordi: come conservare il bouquet
Il
bouquet è uno degli elementi del giorno delle nozze che ogni sposa
vorrebbe tenere in ricordo del Sì: ma come conservare il bouquet? Vi
diamo alcune dritte indispensabili.
La
tradizione, si sa, vuole che la
sposa lanci il suo bouquet
alle amiche nubili per pronosticare le nozze alla fortunata che lo
prenderà al volo. Oggi, però, sempre più spose scelgono di
utilizzare
a questo scopo un bouquet “di riserva”,
più piccolo di quello usato durante la cerimonia anche se realizzato
con gli stessi fiori e lo stesso stile.
L’obiettivo
è quello di poter tenere
con sé il bouquet originale,
a ricordo del sì e delle emozioni del matrimonio.
Ma
come conservare correttamente il mazzo di fiori?
Ecco alcune dritte indispensabili.
Fai-da-te:
sì o no?
Se
i procedimenti di conservazione vengono effettuati correttamente, un
bouquet di fiori freschi può mantenersi inalterato per anni,
addirittura per decenni.
Le
procedure, però, richiedono tempo e abilità, ed entrambi i fattori
vanno tenuti in considerazione per decidere se
cimentarsi con il fai-da-te o rivolgersi ad un professionista.
Nel
primo caso, bisogna tenere presente che il bouquet può essere
conservato – in acqua e al fresco – per un massimo di quattro
giorni: avrete tempo, dopo, per occuparvene, oppure sarete in
viaggio? Se
non ci sarete voi, chi se ne occuperà?
È
bene porsi queste domande con il dovuto anticipo: l’ideale
sarebbe infatti prenotare la conservazione del bouquet presso
un’agenzia specializzata
almeno 3 settimane prima del grande giorno.
I
trattamenti professionali
L’essicazione
professionale dei fiori viene effettuata con diverse procedure. Una
delle più diffuse prevede l’utilizzo di un gel a base di
silicone, applicato sui fiori
ad uno ad uno per poi ricomporre il bouquet in forma originale una
volta perfettamente asciutto. A questo punto si procede
all’applicazione di un apposito spray
antipolvere,
che andrebbe ripetuta nel tempo.
Un
altro metodo professionale prevede invece la
congelazione a secco dei fiori,
procedimento che richiede 3-4 settimane di tempo.
Anche
in questo caso, il primo step è quello di disfare
il bouquet
in modo da poter lavorare sui singoli fiori. Prima di farlo, però,
l’ideale è fotografarlo, ed eventualmente prendere qualche
appunto, per poterlo poi ricomporre tale e quale.
I
fiori (a cui si dovrebbe tagliare un pezzetto di gambo in diagonale)
vanno poi appesi a
testa in giù,
avvolti in carta da pacco o sacchettini per il pane, in un ambiente
buio e asciutto.
Solo
una volta che saranno essiccati (di solito ci vogliono 2-3
settimane),
vanno protetti dalla polvere:
la classica lacca per capelli, però, non è la soluzione ideale
perché con il passare del tempo può renderli appiccicosi. Meglio
procurarsi uno spray
specifico (in vendita tramite il fiorista di fiducia).
Le
alternative per le più esperte
Si
può provare a conservare il bouquet anche utilizzando
metodi semi-professionali come
la copertura di ogni singolo fiore con sabbia, silicone o borace.
Per
farlo, è necessario procurarsi una scatola o una cassetta
di legno abbastanza grande da
contenere tutti i fiori in orizzontale o, nel caso di corolle piatte
come quelle delle gerbere, in verticale a testa in giù.
Sul
fondo si
dispone uno strato di 2-3 cm della sostanza scelta,
quindi si posizionano i fiori e si ricoprono completamente con la
stessa sostanza. Dopo circa tre settimane dovrebbero essere
completamente essiccati mantenendo intatti forma e colore; gli
eventuali petali caduti si possono incollare con una goccia di colla
trasparente a presa rapida.
L’alternativa
è quella di pressare
i fiori uno ad uno
per ricreare una versione “bidimensionale” del bouquet, da
conservare poi in cornice sotto vetro. Anche in questo caso, bisogna
scomporre il bouquet e quindi inserire i fiori tra due strati di
carta velina, quindi tra due fogli di giornale e per finire tra due
assi di legno da stringere poi con delle viti o dello spago (meglio
se pressate ulteriormente con dei pesi). Il procedimento può
richiedere 6-8 settimane di tempo.