PRENOTA IL TUO APPUNTAMENTO CON L'AMORE Emoticon heart
4 e 5 Dicembre da Blanc Atelier Sposa ci sarà un appuntamento da non perdere…il trunk show delle collezioni JOLIES by NICOLE SPOSE e ALESSANDRA RINAUDO. Avrai l'occasione di poter provare gli abiti più amati dalle spose Emoticon heart della famosa stiliste delle spose scegliendo tra una vastissima scelta.
E' NECESSARIO PRENOTARE UN APPUNTAMENTO telefonando ai numeri 0922.35943 o 342.6946006, specificate che volete partecipare al trunk show e riceverete tutte le informazioni.
www.blancsposa.it
BLANC ATELIER SPOSA vi aspetta Emoticon heart
Blanc Atelier Sposa
Blanc è una boutique per la sposa, ma qui vogliamo dare aiuti e consigli a tutte le domande delle sposine, per far riuscire al meglio il vostro matrimonio. Quindi sbizzarritevi con le domande, abito da sposa, bouquet, partecipazioni, bomboniere e wedding planning... il vostro wedding day non avrà più segreti per voi.
venerdì 27 novembre 2015
martedì 9 dicembre 2014
Ecco L'intervista che ci ha rivolto lo staff di Elisabetta Polignano.
Sicura sia l’abito giusto? Viaggio tra gli atelier – Parte 12
“Le future spose è come fossero mie sorelle, perciò con loro ho soltanto un unico criterio: quello della sincerità”. Non ha dubbi Martina, titolare di “Blanc Atelier Sposa” di Favara (Agrigento): riprende dal cuore della Sicilia il nostro viaggio tra le boutique più prestigiose d’Italia, per affiancarti nella scelta dell’abito per il tuo giorno più importante grazie ai consigli degli esperti.
“Spesso si ha una sorta di malafede verso il commerciante – racconta Martina –, come dovessimo convincere all’acquisto. L’abito da sposa si vende da solo, anche perché è un capo così particolare che solo noi che facciamo questo mestiere riusciamo a coglierne l’essenza. E spesso capita di essere i primi a meravigliarci dei risultati raggiunti, perché è una scoperta a cui sia arriva solo provando: spesso, infatti, abbiamo difficoltà a far provare un abito che poi, alla fine, si rivela essere quello giusto”.
L’errore più frequente in cui puoi incorrere è quello di lasciarti influenzare dai vari condizionamenti, che possono arrivare dalle accompagnatrici, dai cataloghi, da Internet. “Quando capita, cerco di riportare tutti all’unico obiettivo, che è quello di far scegliere l’abito alla sposa, è a lei che va lasciato spazio”, dice Martina, che ha scelto per il suo atelier anche gli abiti di Elisabetta Polignano. “Nel campo del made in Italy, è il fiore all’occhiello – spiega –. Per me, come per Elisabetta, la qualità e la vestibilità sono fondamentali. Così come la semplicità, l’eleganza, la raffinatezza, l’attenzione per i particolari”.
È pensato per le future spose e dedicato a loro l’appuntamento che “Blanc Atelier Sposa” sta organizzando per domenica 9 novembre: un open day, “un percorso all’interno dell’atelier in cui daremo un assaggio delle nuove collezioni – ci anticipa Martina –. Un’iniziativa che abbiamo ideato per la prima volta due anni fa e che ha avuto molto successo: le future spose che verranno a trovarci, potranno visionare e prendere nota degli abiti che preferiscono su una speciale cartellina, che riporteranno in atelier quando verranno a fare la prima prova. Sarà una buona base di partenza per loro e per noi, che potremo così dare consigli personalizzati e rispondere alle loro curiosità”.
giovedì 28 marzo 2013
Nozze
e ricordi: come conservare il bouquet
Il
bouquet è uno degli elementi del giorno delle nozze che ogni sposa
vorrebbe tenere in ricordo del Sì: ma come conservare il bouquet? Vi
diamo alcune dritte indispensabili.
La
tradizione, si sa, vuole che la
sposa lanci il suo bouquet
alle amiche nubili per pronosticare le nozze alla fortunata che lo
prenderà al volo. Oggi, però, sempre più spose scelgono di
utilizzare
a questo scopo un bouquet “di riserva”,
più piccolo di quello usato durante la cerimonia anche se realizzato
con gli stessi fiori e lo stesso stile.
L’obiettivo
è quello di poter tenere
con sé il bouquet originale,
a ricordo del sì e delle emozioni del matrimonio.
Ma
come conservare correttamente il mazzo di fiori?
Ecco alcune dritte indispensabili.
Fai-da-te:
sì o no?
Se
i procedimenti di conservazione vengono effettuati correttamente, un
bouquet di fiori freschi può mantenersi inalterato per anni,
addirittura per decenni.
Le
procedure, però, richiedono tempo e abilità, ed entrambi i fattori
vanno tenuti in considerazione per decidere se
cimentarsi con il fai-da-te o rivolgersi ad un professionista.
Nel
primo caso, bisogna tenere presente che il bouquet può essere
conservato – in acqua e al fresco – per un massimo di quattro
giorni: avrete tempo, dopo, per occuparvene, oppure sarete in
viaggio? Se
non ci sarete voi, chi se ne occuperà?
È
bene porsi queste domande con il dovuto anticipo: l’ideale
sarebbe infatti prenotare la conservazione del bouquet presso
un’agenzia specializzata
almeno 3 settimane prima del grande giorno.
I
trattamenti professionali
L’essicazione
professionale dei fiori viene effettuata con diverse procedure. Una
delle più diffuse prevede l’utilizzo di un gel a base di
silicone, applicato sui fiori
ad uno ad uno per poi ricomporre il bouquet in forma originale una
volta perfettamente asciutto. A questo punto si procede
all’applicazione di un apposito spray
antipolvere,
che andrebbe ripetuta nel tempo.
Un
altro metodo professionale prevede invece la
congelazione a secco dei fiori,
procedimento che richiede 3-4 settimane di tempo.
Anche
in questo caso, il primo step è quello di disfare
il bouquet
in modo da poter lavorare sui singoli fiori. Prima di farlo, però,
l’ideale è fotografarlo, ed eventualmente prendere qualche
appunto, per poterlo poi ricomporre tale e quale.
I
fiori (a cui si dovrebbe tagliare un pezzetto di gambo in diagonale)
vanno poi appesi a
testa in giù,
avvolti in carta da pacco o sacchettini per il pane, in un ambiente
buio e asciutto.
Solo
una volta che saranno essiccati (di solito ci vogliono 2-3
settimane),
vanno protetti dalla polvere:
la classica lacca per capelli, però, non è la soluzione ideale
perché con il passare del tempo può renderli appiccicosi. Meglio
procurarsi uno spray
specifico (in vendita tramite il fiorista di fiducia).
Le
alternative per le più esperte
Si
può provare a conservare il bouquet anche utilizzando
metodi semi-professionali come
la copertura di ogni singolo fiore con sabbia, silicone o borace.
Per
farlo, è necessario procurarsi una scatola o una cassetta
di legno abbastanza grande da
contenere tutti i fiori in orizzontale o, nel caso di corolle piatte
come quelle delle gerbere, in verticale a testa in giù.
Sul
fondo si
dispone uno strato di 2-3 cm della sostanza scelta,
quindi si posizionano i fiori e si ricoprono completamente con la
stessa sostanza. Dopo circa tre settimane dovrebbero essere
completamente essiccati mantenendo intatti forma e colore; gli
eventuali petali caduti si possono incollare con una goccia di colla
trasparente a presa rapida.
L’alternativa
è quella di pressare
i fiori uno ad uno
per ricreare una versione “bidimensionale” del bouquet, da
conservare poi in cornice sotto vetro. Anche in questo caso, bisogna
scomporre il bouquet e quindi inserire i fiori tra due strati di
carta velina, quindi tra due fogli di giornale e per finire tra due
assi di legno da stringere poi con delle viti o dello spago (meglio
se pressate ulteriormente con dei pesi). Il procedimento può
richiedere 6-8 settimane di tempo.
sabato 9 febbraio 2013
IL
GUSTO DELL'AMORE
SAN
VALENTINO SECONDO LAUREL EVANS
14
Febbraio: difficile trovare una giusta via di mezzo. Il giorno di San
Valentino trascina con sé una serie di immancabili complicazioni.
Ignorarlo? Il rischio è quello di dover trascorrere la serata a
cercare una convincente giustificazione per la nostra carenza di
attenzioni verso il partner. Festeggiarlo? Il pericolo in agguato è
sentirsi ripetere di non fare mai qualcosa di diverso. Tirato fuori
l’abito migliore, rispolverate una serie di galanti romanticherie
da far impallidire Rossella O’Hara, la strada più sicura per
conquistare il cuore si conferma quella della tavola. Su cosa
puntare? Lo abbiamo chiesto a Laurel Evans, guru della cucina a
stelle e strisce, e autrice del blog “Unamericanaincucina”. Tre
libri all’attivo, uno dei quali vincitore del Premio Selezione
Bancarella della cucina nel 2010, e continue apparizione in tv, la
food designer texana, italiana per amore, ci ha raccontato perché la
passione è una questione di chimica.. Anche in cucina!
San
Valentino è alle porte.. Secondo te, qual è il sapore che lo
descrive meglio?
Senza
dubbio, il cioccolato! Gli Aztechi sono stati i primi a collegare il
cacao al desiderio sessuale, ma certamente non gli ultimi. Il
cioccolato contiene sia tryptophan (un elemento chimico che stimola
il desiderio sessuale nel cervello), sia feniletilamina (sostanza
presente nel cervello durante la fase dell’innamoramento).
Ci
suggerisci il menù perfetto per una indimenticabile cena
romantica?
La
cena dovrebbe essere saporita, presentata bene, e leggera abbastanza
per non "appesantire" la serata. Un risotto alla
barbabietola ha il colore giusto. A seguire, preferirei il pesce alla
carne, e un'insalata con melograno.
E'
il momento del dolce: su cosa puntare e come decorarlo?
Senza
dubbio, un piccolo dolce al cioccolato: bob bon alla nutella
piccante!
L'afrodisiaco
di San Valentino è piccante o vanigliato?
Io
sono Texana, quindi tifo sempre per il piccante. E in realtà i
peperoncini sono considerati potenti afrodisiaci dato che aumentano
il battito cardiaco, favoriscono il rilascio delle endorfine e
aumentano la sensibilità delle terminazioni nervose.
Su
quale combinazione di colori e sapori puntare?
I
colori sono rosa, rosso, e viola. I sapori devono essere equilibrati
ma con una tendenza verso il dolce.
Il
vino?
Il
vino è da abbinare al menu, ovviamente, ma non puoi mai sbagliare
con un buon champagne.
E
la tavola? Come apparecchiarla?
Io
sono per una tavola semplice e elegante, non esageratamente decorata.
Vi bastano un piccolo bouquet di fiori, una semplice tovaglia bianca
e due candele per creare un'atmosfera piacevole e intima.
Un'alternativa
ai soliti cuoricini che inondano torte, tovaglie, dolci..?
Si
può decorare con fiori freschi o frutta tagliata (il melograno è
molto suggestivo). Usate l'immaginazione e non esitate a trasgredire
Quali
sono i tuoi prossimi impegni? Quando potremo seguire uno dei tuoi
corsi?
Sono
appena diventata mamma, quindi sono in maternità al momento, ma
vorrei riprendere i corsi questa primavera.
RISOTTO
ALLA BARBABIETOLA, CHIPS DI TOPINAMBUR E CRESCIONE
-1
barbabietola (rapa rossa)
- 2 topinambur grossi, pelati e tagliati
a fette sottilissime
- olio di semi d’arachidi, per friggere
-
50 g di crescione fresco
- brodo vegetale
- 1 cipolla, tagliata
a metà verticalmente
- 280 g di riso carnaroli
- 1 noce di
burro, molto freddo
- olio di oliva
- 50 g di parmigiano
reggiano, grattugiato
- sale e pepe
Lavate la rapa e cuocetela
in acqua bollente e leggermente salata per 2 ore (se preferite si può
cuocere anche a vapore). Scolate la rapa e lasciatela raffreddare
leggermente. Pelatela, tagliatela in tocchetti poi frullatela per
ottenere una crema liscia. Aggiungete un paio di cucchiai di brodo
vegetale se necessario. Salate a piacere e mettete da parte.
Versate
almeno 7 cm di olio di semi in una padella per friggere (oppure un
wok). Scaldate su un fuoco vivace finché uno stuzzicadenti pucciato
nell’olio caldo cominci a sfrigolare. Friggete le fette di
topinambur, poche alla volta, finché siano dorate. Fatele scolare su
una griglia oppure su carta da cucina. Salate subito e mettete da
parte. Evitate di mangiarle tutte prima di cena!
Cuocete il
crescione al vapore per un minuto. Mettete da parte.
Scaldate il
brodo vegetale in un pentolino. Con un paio di stuzzicadenti,
infilzate una mezza cipolla per tenerla insieme durante la cottura,
tagliando gli stecchini che fuoriescono. Tenete l’altra mezza
cipolla per un altro uso. Scaldate un paio di cucchiai d’olio in
una pentola per risotti sopra un fuoco medio-basso. Rosolate la mezza
cipolla per un paio di minuti. Aggiungete il riso, fatelo tostare
fino a che tutti i chicchi non siano lucidi e trasparenti. Girate
costantemente per non far attaccare il riso al fondo della padella.
Aggiungete un mestolo di brodo e un cucchiaino di sale, e fate
bollire lentamente finché si assorbe del tutto, aggiungendo ancora
brodo se necessario. A metà cottura (dopo circa 7 minuti) aggiungete
la barbabietola frullata e continuate a cuocere, girando
costantemente. Se il riso dovesse asciugarsi troppo, aggiungete altro
brodo. Quando il riso è cotto toglietelo dai fornelli e scartate la
mezza cipolla. Unite il parmigiano grattugiato e mescolate. Quindi
aggiungete il burro freddo, ma non giratelo. Prendete un manico della
pentola e scuotetela per creare “l’onda” e mescolare i grassi
mantecando il riso. Assaggiate per il sale, poi coprite la pentola e
chiamate tutti a tavola.
Guarnite il risotto con il crescione e i
chips di topinambur.
INSALATA
DI RADICCHIO, MELOGRANO E NOCI
-
Un cespo di Radicchio Rosso di Treviso, tritato
- 60 g di
crescione lavato e scolato
- I chicchi raccolti da una melagrana
- 3 clementine, pelate al vivo
- 75 g di noci sgusciate,
tostate e tritate
- 50 g di Parmigiano Reggiano, in scaglie
(potete fare le scaglie usando una pelapatate)
Unite tutti gli
ingredienti in una ciotola capiente e condite con la vinaigrette alle
clementine.
VINAIGRETTE
ALLE CLEMENTINE
- 100 g di olio di
oliva extra vergine
- 2 cucchiai di succo di clementine
- 2
cucchiai di succo di limone
- 1 cucchiaio di succo di melograno
(facoltativo)
- 1 cucchiaino di scorza di clementine grattugiata
- 1 scalogno, tritato finemente (facoltativo)
- sale e pepe a
piacere
Con un piccola frusta amalgamate bene tutti gli
ingredienti. Usate subito la vinaigrette per condire l’insalata.
SPICY
NUTELLA AND PEQUIN PEPPER TRUFFLES
-
400 g di Nutella
- 200 g di cioccolato fondente (70% cacao)
-
15 g di burro
- 1/2 cucchiaino di peperoncino Pequin o 1
cucchiaino di peperoncino di cayenna
Unite insieme la nutella,
metà del cioccolato fondente (100 g), il peperoncino e il burro in
una ciotola. Sciogliete il tutto a bagnomaria (potete usare anche il
forno micro-onde a bassa temperatura).
Togliete il tutto dal
bagnomaria e mescolate con vigore sino ad amalgamare il tutto. Non
appena il composto inizia a raffreddarsi, separatelo con una spatola
dai bordi della ciotola. Coprite con la pellicola trasparente e
ponete la ciotola in frigo per almeno un’ora.
Quando il composto
sarà sufficientemente solido per maneggiarlo, formate circa 25
palline (grandi come una noce) con le mani. Ponete le palline nel
freezer per 15 minuti.
Nel frattempo, sciogliete il resto del
cioccolato fondente (100 g) a bagnomaria; non appena il cioccolato si
sarà fuso toglietelo dal fuoco. Infilzate con uno stuzzicadenti le
palline appena tolte dal freezer ed immergetele una ad una nel
cioccolato fuso rivestendole completamente. Nel frattempo
spolverizzate i bon bon con il peperoncino o paprika. Se mantenete le
palline fredde basterà un solo minuto perché il cioccolato fuso si
solidifichi. Lasciate i bon bon a temperatura ambiente per 15 minuti,
poi metteteli in frigo sino a quando non sarà ora di servirli.
mercoledì 30 gennaio 2013
10
consigli divertenti per organizzare un matrimonio senza stress
Navigando
qua e lá sono davvero molti i portali, italiani e non, ricchi di
idee e foto meravigliose. Tra questi ce n’é uno che si distingue
per il suo tocco ironico ed intelligente di parlare
dell’organizzazione delle nozze: si tratta di Spose
Smaniose,
da cui vi proponiamo questi spassosissimi consigli per organizzare il
vostro Grande Giorno senza diventare… una sposa smaniosa!!
1)
Avere uno Sposo.
Eh,
senza di lui non si comincia neanche. Anche se assomiglia all’Uomo
di Neandertal è già qualcosa…
2)
Avere qualche soldino.
Oppure,
se avete parenti generosi, potrete contare sui regali in soldi con
cui rifarvi delle spese, ma anche qui ATTENZIONE! Qualcuno potrebbe
farvi una sorpresa: ho sentito di sposi che hanno ricevuto delle
buste completamente vuote! Lo so, è terribile, ma i tempi sono
davvero duri.
3)
Ok, appurato che c’è lo sposo e ci sono i soldi, entrate
nel tunnel.
Benvenute!
Da oggi perderete il sorriso, e vedrete ogni problema come una
catastrofe insormontabile. Quindi, se vi può consolare, pensate che
è normale, e che tutto questo malessere finirà il giorno dopo il
ricevimento.
4)
Tenete a bada le suocere.
Conservate
la distanza di sicurezza. Buongiorno, buonasera, e basta! Possono
diventare delle vere e proprie arpie, mettendo bocca in ogni vostra
decisione. Peggio ancora quando vi guarderanno con l’aria affranta,
come a dire “Oh, povero figlio mio!”
- Cercate di pensare al matrimonio il meno possibile. Anche se vi sembrerà di non avere altro scopo nella vita, non pensarci troppo vi aiuterà a tenere i nervi saldi e a vedere tutto nelle esatte proporzioni. Non pensate “Questo momento è unico e non tornerà più, quindi devo godermelo fino in fondo!”. Questo pensiero alimenta l’ansia, e l’ansia alimenta il cattivo umore6) Tenete a freno la fantasia. Se non avete a disposizione un budget principesco, rendete tutto speciale curando i dettagli. Sognare alimenta la frustrazione, e la frustrazione alimenta il cattivo umore.
7)
Affidatevi ad una buona consulente.
Vi
solleverà dalle seccature senza togliervi il piacere di organizzare.
Concordate sin dal primo incontro il costo della consulenza, e
leggete il contratto fino in fondo, perché potrebbe esserci la
postilla sugli straordinari: per ogni ora extra di lavoro, dovrete
pagare un supplemento. Se c’è questa regola, non pensate male
della vostra consulente: si sta solo salvaguardando da eventuali
assalti notturni o festivi non previsti. Basta saperlo, e comportarsi
di conseguenza!
Non
andate a cercare l’abito
in capo al mondo.
Fatevi un’idea cercando sul web le tendenze
dell’anno.
E’ vero che l’abito della sposa è l’elemento
cardine del matrimonio, ma sappiate che ormai è possibile trovare
tutto dappertutto. E se è vero che a cento chilometri da voi costa
meno, pensate a quanto spenderete di trasporto per effettuare tutte
le prove!
9)
Non togliete tempo alla vostra relazione.
Nel
periodo organizzativo, molte spose trascurano il fidanzato con la
scusa di dedicarsi ai preparativi: “tanto a lui non interessa”.
Non fatelo, o, a nozze fatte, vi troverete accanto un perfetto
sconosciuto!
10)
Sdrammatizzate tutto con una risata.
Ridere
ridimensiona le preoccupazioni e previene le rughe d’espressione!
Ringraziamo
lo staff di Spose Smaniose per queste sacre parole.
giovedì 24 gennaio 2013
Trucco
e acconciatura per la sposa
Una
volta scelto il vestito bisogna pensare al trucco e
all'acconciatura
della sposa.
La
sposa è la protagonista
del favoloso evento del matrimonio:
in quel giorno dovrà essere assolutamente meravigliosa, e per
ottenere questo effetto il trucco della sposa e l'acconciatura della
sposa dovranno essere impeccabili.
Ricordatevi
comunque che il vostro futuro marito non vorrà trovare sull'altare
una persona completamente diversa da quella che ama: la regola numero
uno è quindi valorizzare
la vostra immagine e i vostri lineamenti,
non stravolgerli.
Dunque
una volta scelto l'abito
da sposa
si può cominciare a pensare al trucco e all'acconciatura, che
dovranno seguire la linea del vestito e delle scarpe, a seconda che
sia stato scelto un abito semplice e lineare o un vestito elaborato.
Potrete
scegliere di rivolgervi al vostro parrucchiere di fiducia, una
persona fidata che già conosce bene i vostri gusti e i vostri
capelli, e che sicuramente sarà più bravo ad indovinare
l'acconciatura da voi desiderata.
Oppure
optare per qualche altro posto, magari guardarsi
un po' intorno
e scegliere la struttura che potrà soddisfare maggiormente le vostre
esigenze.
Infondo ci si sposa una volta sola e per una volta
potrete non badare a spese e concedervi qualche lusso in più, curare
i vostri capelli e la vostra pelle nei migliori professionisti per
arrivare all'altare al massimo del vostro splendore.
Il
consiglio che vogliamo darvi è quello di non
sottovalutare mai il tempo,
non è mai troppo presto per cominciare a pensare a come pettinare
i capelli
o a come truccarsi,
sarebbe opportuno prepararsi in tempo con eventuali maschere o
trattamenti particolari, pensare al taglio o al colore (se si vuole
fare).
Inoltre
vogliamo ricordarvi che è sempre bene fare delle prove prima, non
temete di essere troppo stressanti,
chiedete di poter fare delle prove del trucco e recarvi anche dal
fotografo se è necessario, per vedere che effetto avete in foto con
quel trucco. Il giorno del vostro matrimonio è unico e chiunque
potra capire la vostra necessità, e soprattutto la vostra voglia, di
provare e riprovare fino ad ottenere il risultato desiderato ed
essere quella sposa
che sognate di essere sin da bambine.
Le
regole d'oro per un addio al nubilato e celibato perfetto
Consigli
su come organizzare un addio al celibato o al nubilato perfetto.
Tic
tac... tic tac... le vostre ore da single stanno scadendo!
E tra i molteplici preparativi ai quali vi state dedicando ormai da
tempo, concedetevi una pausa con i vostri amici per rilassarvi un po'
e, perchè no, riflettere sull'imminente cambiamento che subirà la
vostra vita dopo il fatidico
'SÌ'.
Questo
sarebbe lo spirito giusto con cui vivere il proprio addio
al nubilato
e celibato. Spesso, però, anche quello che dovrebbe essere un
piacere, diventa fonte di stress e agitazione, in un momento in cui
tutto, proprio tutto, deve essere perfetto.
Per
questo motivo, vi proponiamo, di seguito, una serie di utili consigli
che vi aiuteranno a vivere questo evento nel modo più sereno
possibile e, se non riusciremo a farvi stare più tranquilli, almeno
avremmo sollevato i vostri amici dal gravoso compito di organizzare
la festa, e anche dal piacere di prendersi tutti i meriti per la
buona riuscita della stessa:
prima
regola imprescindibile è che, in un party che si rispetti, tutta
l'organizzazione spetta ai vostri amici e/o parenti.
Non azzardatevi ad alzare un dito, anzi, meno ne sapete meglio è.
Rilassatevi e sfruttate l'occasione per lasciarvi coccolare. Vedrete
che quella che per molti è croce e delizia, si può trasformare in
unesperienza indimenticabile;
prima
di procedere con i preparativi, gli organizzatori dovrebbero fare
luce in merito ai gusti
del malcapitato festeggiato,
per non correre il rischio di pianificare a puntino una festa che non
rispecchi il suo stile. D'altronde, i riflettori sono puntati su di
lei o lui anche in questa divertente circostanza. Sono da
considerarsi sconvenienti quindi gli eccessi che potrebbero risultare
inappropriati, offensivi o fuori luogo;
ricordarsi
di organizzare la festa di addio al celibato o nubilato con il dovuto
anticipo rispetto al giorno del matrimonio. Si consiglia generalmente
una settimana
prima.
In tal modo, le occhiaie per i 'bagordi' della serata saranno andate
via in tempo per la fatidica data;
anche
se la festa di addio al nubilato e celibato è per definizione a
sorpresa, è opportuno che gli amici e organizzatori, intenzionati a
pianificare l'evento, si informino circa la disponibilità
degli invitati e soprattutto del festeggiato,
visto che il neo coniuge, in questo periodo, sarà sommerso di
impegni fino ai capelli. Assicuratevi quindi di individuare una
serata libera e che il giorno dopo non siano previste, nella sua
agenda, occupazioni mattutine o impegnative;
e
infine, veniamo ad un tema spinoso: chi
paga?
Il galateo
del matrimonio
è chiaro su questo punto: il festeggiato non dovrà mettere mano al
portafogli. Lui o Lei, per stasera, dovrà solo divertirsi! Sebbene
in precedenza (e ancora oggi in alcune tradizioni) non era raro che
l'organizzatore si incaricasse anche di saldare il conto, oggigiorno
si è soliti dividere tra gli amici il costo della festa.
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